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               I primi robot

               In un secondo momento è possibile passare all’assemblaggio di robot semplici.
               Questa attività non serve solo a consolidare l’apprendimento, ma anche a stimolare la
               creatività. Suggeriamo di costruire un robot assemblando le componenti,  prima di
               passare alla fase di programmazione. È importante creare delle routine semplici che
               permettano ai robot di rispondere a dei comandi, in modo da promuovere un senso
               di soddisfazione.






















                                         Primo robot mobile


               Un esercizio semplice da fare potrebbe essere quello di costruire un robot costituito

               da un hub programmabile e due motori, ciascuno dotato di una ruota, e un supporto
               che consenta al robot di ruotare (il supporto potrebbe essere una rotella a sfera o un
               pattino). Dopo aver completato l’assemblaggio, si può passare alla programmazione
               ideando un programma che permetta al robot di muoversi in avanti, indietro e fare
               delle curve. Per compiere questo tipo di operazioni basta impostare diversi livelli di
               velocità: quando le ruote girano alla stessa velocità, il robot va dritto, altrimenti segue
               delle traiettorie curve. La curvatura aumenta a seconda delle differenza di velocità tra

               le due ruote.  Quando, invece,  una ruota rimane ferma, mentre l’altra va  a  grande
               velocità, il robot ruota sul posto. Le applicazioni di programmazione spesso forniscono
               dei blocchi pre-impostati per gestire il movimento del robot sulla base dell’assetto che
               abbiamo presentato. Il prossimo passaggio, senza cambiare configurazione, consiste
               nel cominciare a creare dei programmi sempre più elaborati per guidare il robot
               lungo un percorso specifico. Questa attività può essere modificata in base a vari livelli

               di difficoltà: si può cominciare chiedendo al robot di muoversi, assegnargli un compito
               specifico e un punto di arrivo e collocare uno o più ostacoli lungo il percorso. In
               questo modo si può passare alla programmazione di percorsi che richiedono
               un’ottimizzazione del codice. Ad esempio, un programma che guida un robot lungo
               un percorso quadrato può essere creato utilizzando dei  blocchi  anziché ripetere
               semplicemente i comandi.




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