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Ad esempio, potremmo aggiungere un sensore di colore al robot
precedente. Il movimento del robot, a quel punto, potrebbe essere determinato sia dal
colore percepito dal sensore (di solito posizionato verso il basso) che dalla presenza di
ostacoli incontrati dal sensore a ultrasuoni. Ad esempio il robot potrebbe muoversi in
avanti quando “legge” il colore verde, tornare indietro quando “vede” il colore rosso e
girare a sinistra quando individua il blu, e fermarsi se individua un ostacolo a 10 cm di
distanza.
Robot che segue una linea
Un’altra attività comune, spesso inserita nei kit di robotica educativa, prevede
l’utilizzo di un sensore di colore su un robot a due motori e a due ruote, nota come
"line following." In sintesi, l’obiettivo è quello di costruire e programmare un robot
in grado di seguire una linea nera tracciata sulla superficie del campo da gioco. Il
sensore di colore puntato verso il basso percepisce la presenza o l’assenza di una
linea. A questo punto, l’esercizio diventa una sfida di programmazione: bisogna
programmare un comportamento che, assecondando il movimento delle ruote sulla
base della linea tracciata, consenta al robot di muoversi lungo il percorso. In questo
caso occorre alternare movimenti in diagonale, a destra e a sinistra, simili a quelli di
un cane che segue una pista.
Abbiamo visto che è possibile riprodurre vari livelli di complessità senza cambiare la
configurazione del robot. Con un kit base, infatti, è possibile costruire modelli
completamente diversi in grado di compiere azioni differenti a seconda della
creatività dei singoli o degli spunti derivanti dal programma. Basti pensare che con un
kit di robotica ampiamente utilizzato e presentato in queste pagine è possibile
costruire un robot in grado di risolvere il cubo di Rubik.