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Robot interattivi
Nonostante i sensori siano una applicazione piuttosto semplice possono essere
utilizzati per costruire e programmare dei robot in grado di svolgere autonomamente
una serie di operazioni adattandosi all’ambiente circostante mediante i dati ricevuti dai
sensori stessi. Pertanto, aggiungendo dei sensori al robot che abbiamo creato
precedentemente possiamo far svolgere dei compiti sempre più complessi alla
macchina ricorrendo alla logica condizionale che corrisponde a blocchi di
programmazione precisi.
Fermarsi di fronte a un ostacolo – sensore a
ultrasuoni
Un primo esempio di robot interattivo può consistere nell’inserimento di un sensore a
ultrasuoni in grado di individuare la presenza e misurare la distanza da un ostacolo. In
questo modo è possibile generare un codice che indichi al robot come compiere un
determinato movimento a seconda della presenza dell’ostacolo. Di solito il robot si
muove e si ferma solo se il sensore individua la presenza di un ostacolo oltre una
determinata soglia.
La costruzione e la programmazione dei robot può diventare sempre più complessa,
fino a replicare dei comportamenti legati alla logica condizionale basata su uno o più
sensori o sui diversi livelli di lettura e soglie.