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competenze digitali, promuovendo così una conoscenza più
approfondita dei temi presi in esame. L’obiettivo educativo è quello di
coltivare la creatività delle e dei discenti, affrontando problemi in piccoli
gruppi. Questo metodo sfrutta la creatività e la capacità di collaborazione,
offrendo alle e ai discenti l’opportunità di trovare dei collegamenti tra teoria
e pratica.
● L’apprendimento basato sui problemi è un approccio complementare al
PBL, in cui le sfide informatiche sono viste come problemi in attesa
dell’individuazione di soluzione alternativa. Questo approccio promuove
l’apprendimento attivo spingendo le e i discenti ad immergersi in
un’esperienza di risoluzione dei problemi. La metodologia invita le e i
partecipanti ad analizzare, ricercare e ideare delle soluzioni pratiche per
scenari reali, coltivando la capacità di pensare in maniera critica e prendere
decisioni. Il processo iterativo del PBL è collegato all’analisi dei problemi e
all’apprendimento autonomo facilitato da un tutor che guida il percorso di
scoperta. L’apprendimento basato sui problemi associato al kit delle attività
consente di trasformare i processi di apprendimento in un’esplorazione
dinamica di sfide reali.
● L’apprendimento collaborativo costituisce un pilastro dell’educazione
digitale, il lavoro di gruppo è integrato per incoraggiare le e i discenti a
condividere i loro punti di vista, mettere assieme le loro qualità e affrontare
le sfide in modo collaborativo. Questo genere di apprendimento avviene tra
due o più discenti che lavorano insieme per portare a termine un compito
affidandosi alle conoscenze condivise per costruire un terreno comune. Va
al di là della mera cooperazione in quanto parte dalla costruzione congiunta
di conoscenze per migliorare non solo le competenze tecniche, ma anche
quelle comunicative e la capacità di lavorare in gruppo.
● L’Inquiry-Based Learning (IBL) incoraggia le e i discenti a fare domande,
prendere in esame possibilità diverse e condurre ricerche indipendenti per
promuovere la curiosità e l’apprendimento autodiretto. Questo approccio
fornisce alle persone gli strumenti necessari per prendere in mano il proprio
processo educativo, approfondire alcuni aspetti dell’educazione digitale e
instillare una passione per l’apprendimento permanente e la scoperta. L’IBL
spinge le e i discenti a porre domande, analizzare i temi e andare alla ricerca
di risposte mediante esperienze pratiche, promuovendo così una
conoscenza più approfondita dei temi presi in esame.
Sappiamo, inoltre, che per insegnare le competenze informatiche occorre essere in
possesso di una sapiente combinazione di conoscenze tecniche e competenze
trasversali. Tali competenze, legate a comportamenti e caratteristiche personali, sono